“L’Italia è l’unico Paese al mondo che riconosce la bellezza tra i principi della Costituzione. La nostra nuova sfida dovrà essere riuscire a vedere la bellezza dove non si vede, come ad esempio in una zona di degrado, operando una riqualificazione per trasformarla in un luogo di vita. Per fare ciò, sarà necessario vedere con il cuore”. Lo ha detto il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, intervenendo al Forum ‘..Se il Mondo salverà la Bellezza’, tenutosi questa mattina presso la Chiesa di Santo Stefano degli Abissini in Vaticano.
Ad aprire i lavori è stato il Cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, che ha sottolineato: “La bellezza è stata uno degli emblemi fondamentali della storia della cristianità e della Chiesa Cattolica. La bruttezza diventa, invece, mezzo di degenerazione morale e porta alla bruttura etica e sociale. La dimensione estetica dei beni culturali è importante per rafforzare la dimensione etica. Arte e fede autentiche sono sorelle tra di loro perché ‘l’arte non rappresenta il visibile, ma l’invisibile che è visibile'”.
Dalle introduzioni dei due protagonisti, oltre all’attenzione per le “periferie della bellezza”, sono scaturite le riflessioni sulla necessità di sviluppare una cultura europea della bellezza, sull’importanza di riavvicinare i giovani all’arte e sul potenziale insito nella collaborazione tra settore pubblico e privato per il recupero del patrimonio architettonico italiano.
Su quest’ultimo tema è intervenuto Gianluca De Marchi, presidente di Urban Vision e organizzatore dell’evento insieme a Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia. Sottolineando la valenza strategica e funzionale del connubio tra pubblico e privato, De Marchi ha rivolto lo sguardo anche ai contesti che non godono di grande visibilità ma rappresentano un tesoro artistico per la comunità di riferimento.
“Tutelare l’arte e la cultura italiana non vuol dire solo preservare l’identità e la memoria storica del Paese – ha commentato De Marchi – ma dare il via a un modello virtuoso di gestione, tutela e valorizzazione incentrato su un unico, grande valore di cui oggi abbiamo voluto essere orgogliosi portavoce: la bellezza. Investire risorse private nella tutela del nostro patrimonio costituisce, in questo senso, un’opportunità per tutti: le Istituzioni possono trovare una solida sponda economica e un supporto concreto, mentre le imprese hanno la possibilità di rafforzare il proprio posizionamento tramite progetti virtuosi e di interesse comune”.
“Nel portare avanti questo processo – conclude De Marchi – ci stiamo rivolgendo anche alla rete, promuovendo la riqualificazione di opere d’arte meno visibili al grande pubblico che possono, tuttavia, raccogliere consensi online dagli utenti e dalle aziende, come corporate value moderno, consapevole e responsabile ma, soprattutto, utile”.
“La campagna sulla bellezza lanciata da Earth Day Italia ed Urban Vision in occasione del Giubileo – ha affermato Sassi, presidente di Earth Day Italia – vuole richiamare tutti all’urgenza di ritrovare il bello e il buono del nostro rapporto con la vita nelle sue infinite espressioni. Nell’anno della Misericordia giungere in Vaticano e affrontare temi così decisivi per la crescita culturale, umana ed economica del nostro Paese, vuole essere soprattutto un segno di speranza per le nuove generazioni che le richiami al nuovo proprio nel segno della bellezza”.
Nell’ultima parte del Forum si sono susseguiti i contributi e le testimonianze degli ospiti presenti per portare al pubblico la propria concezione del concetto di bellezza, tra questi l’etoile Carla Fracci, l’attrice Monica Guerritore, il soprintendente per i beni archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia, Massimo Osanna e il presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo, Silvia Costa.